Ankara (Turchia), 24 giu. (LaPresse/AP) – La Turchia ha chiesto alla Nato di convocare una riunione in relazione all’abbattimento di un suo jet militare da parte dell’aviazione siriana, che poco prima ha detto essere stato colpito mentre si trovava nello spazio aereo internazionale, dopo aver sconfinato ma essendo subito uscito dai cieli turchi quando i piloti sono stati informati dell’errore da Ankara. Questa non crede alla versione di Damasco, secondo cui il caccia sarebbe stato colpito nello spazio aereo turco e non sarebbe stato identificato come turco. Intanto, tra ieri e oggi molti Paesi del mondo hanno espresso allarme per il rischio di una ulteriore escalation delle violenze. Oggi tra loro il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, che ha chiesto moderazione e sforzi diplomatici a entrambe le parti.

RIUNIONE NATO. Secondo quanto riferito dall’emittente televisiva turca Trt, Ankara ha chiesto che la riunione della Nato si tenga martedì. Il ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu ha dichiarato al canale che la richiesta è stata presentata in base all’articolo 4 del trattato istitutivo della Nato, secondo cui i Paesi membri “si consulteranno quando, secondo il giudizio di uno di essi, ritengano che l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di uno di essi siano minacciate”.

JET COLPITO IN SPAZIO INTERNAZIONALE. Il jet turco è stato colpito pochi minuti dopo essere sconfinato per errore nei cieli siriani e non era in missione segreta, ha dichiarato Davutoglu, precisando che l’aereo è effettivamente entrato nello spazio aereo siriano per errore, ma ne è uscito velocemente quando è stato avvisato dalla Turchia. Davutoglu ha aggiunto che il jet non era in “missione segreta legata alla Siria”, bensì impegnato in un volo tecnico in cui testare il rilevamento radar turco.

ALLARME INTERNAZIONALE. Dopo che ieri l’allarme per il rischio di escalation è arrivato da vari Paesi, tra cui Iraq e Germania, oggi è stato il segretario generale Onu Ban Ki-moon a chiedere moderazione. In una telefonata, Ban ha chiesto a Davutoglu che Ankara resti moderata nelle reazioni all’abbattimento. A riferirlo il portavoce Onu Martin Nesirky, precisando che Ban chiede a entrambe le parti di gestire la questione in maniera diplomatica e non militarmente.

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