Ankara (Turchia), 3 giu. (LaPresse/AP) – Almeno 3mila donne hanno manifestato oggi a Istanbul a difesa del diritto all’aborto e contro le intenzioni del governo della Turchia di ridurre le possibilità di interrompere la gravidanza. Le donne, accompagnate da mariti e compagni, si sono radunate in una piazza nel distretto di Kadikoy. Qui hanno esibito cartelli con le scritte: ‘Il mio corpo, la mia scelta’, oppure ‘Stato, togli le mani dal mio corpo’, e cantando slogan contro il governo. Un uomo portava uno striscione con le parole: ‘Il corpo della mia cara, la scelta della mia cara’.
La polemica sul tema è scoppiata dopo che il primo ministro Recep Tayyip Erdogan ha definito l’interruzione di gravidanza un “omicidio”. Il suo governo sembra stia lavorando a una legge per vietare l’aborto dopo quattro settimane di gestazione, tranne per casi di emergenza. Attualmente in Turchia è possibile abortire fino alla decima settimana. “Le femministe – ha detto ieri Erdogan durante un raduno nel sudest del Paese – dicono è il mio corpo, è la mia scelta. Ma nessuno ha il diritto di abortire un feto in un corpo”.
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