Kalesija (Bosnia-Erzegovina), 2 giu. (LaPresse/AP) – Migliaia di persone si sono radunate a Kalesija, nel nord della Bosnia, per seppellire i resti di 32 musulmani bosniaci uccisi dalle forze serbo-bosniache all’inizio della guerra del 1992-1995. Queste persone furono vittima della campagna lanciata per rimuovere la popolazione di etnia non serba dalla vicina città di Zvornik e da altre aree controllate dai serbi. Durante la campagna molte persone furono uccise, altre furono espulse o radunate in campi di concentramento. I corpi delle vittime sono stati ritrovati in fosse comuni, identificati grazie all’analisi del Dna e sepolti in un cimitero di Kalesija, dove centinaia di altre persone sono già state tumulate in passato. Durante la campagna, le vittime di Zvornik in totale furono 1.998. I corpi di 611 persone non sono però ancora stati trovati.

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