Mosca (Russia), 1 giu. (LaPresse/AP) – La Russia ha appoggiato la versione del governo siriano rispetto alla strage di Hula, sostenendo che il massacro del 25 maggio appare come “un’azione ben programmata dei militanti”. È quanto si apprende da una nota diffusa dal ministero degli Esteri russo. Il comunicato aggiunge che nell’attribuire alle forze di sicurezza governative la responsabilità delle uccisioni di 108 civili, i Paesi occidentali “preferiscono portare avanti il loro programma” volto a rovesciare il presidente Bashar Assad. Un’inchiesta relativa al massacro condotta da Damasco e diffusa ieri attribuisce la responsabilità degli omicidi a un gruppo di circa 800 combattenti ribelli. Le Nazioni unite sostengono invece che ci siano prove evidenti dell’implicazione di combattenti filogovernativi, i cosiddetti shabiha, oltre ai soldati del regime. Nella strage di venerdì scorso hanno perso la vita soprattutto donne e bambini.

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