Tripoli (Libia), 21 mag. (LaPresse/AP) – Il libico Abdulbasit al-Megrahi, unico condannato per l’attentato di Lockerbie del 1988, è stato sepolto vicino a Tripoli. La notizia della sua morte era stata riferita ieri dal figlio. Il funerale, a cui hanno partecipato meno di cento familiari e passanti, è stato semplice e informale se paragonato alle celebrazioni organizzate tre anni fa da Muammar Gheddafi per accogliere al-Megrahi, di ritorno in Libia dopo aver passato otto anni in carcere in Scozia.
L’uomo, che al momento della morte aveva 60 anni, era stato rilasciato dalle autorità scozzesi il 20 agosto 2009 dopo che gli era stato diagnosticato un cancro in fase terminale. All’epoca i medici avevano previsto che avrebbe avuto solo tre mesi di vita. Alla rabbia dei parenti delle vittime dell’attacco si contrappose all’epoca l’accoglienza da eroe che l’ex agente dell’intelligence libico ricevette al suo ritorno in patria. Obiettivo dell’attentato per il quale era stato condannato fu un aereo della PanAm in volo sulla Scozia, e colpito appunto sopra la cittadina di Lockerbie. Nell’attacco morirono 270 persone.
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