Beirut (Libano), 19 mag. (LaPresse/AP) – Un attentatore suicida si è fatto esplodere in una autobomba questa mattina vicino alla sede di una agenzia militare a Deir el-Zour, in Siria, causando la morte di nove persone e il ferimento di circa cento. Lo hanno riferito i media di Stato, confermate dagli attivisti che si oppongono al presidente siriano Bashar Assad. Le riprese televisive hanno mostrato edifici danneggiati, auto incendiate e veicoli capovolti nelle strade circostanti il luogo dell’attacco. L’autobomba, secondo quanto riportato dai media, conteneva mille chilogrammi di esplosivo e ha provocato danni sino a cento metri di distanza. Lo scoppio ha creato una voragine larga cinque metri e profonda due e mezzo.
L’autobomba è esplosa vicino a una sede dell’intelligence e dell’aviazione militare, dopo che nei mesi scorsi numerose altre dell’esercito sono state prese di mira in vari attacchi. L’esplosione arriva un giorno dopo che l’agenzia di Stato Sana ha annunciato che le autorità hanno sventato un tentativo di far esplodere una autobomba nella stessa città, arrestando i responsabili del complotto. Deir el-Zour si trova vicino al confine iracheno ed è un passaggio per i militanti diretti a rinforzare le fila della lotta contro i militari in Iraq. Giovedì il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha fatto riferimento alla presenza di al-Qaeda in Siria, dove la rete terroristica rischia di diventare potente a causa della situazione destabilizzata dalla crisi politica e dal protrarsi delle violente rivolte. Ban ha detto di ritenere che al-Qaida sia stata dietro l’attentato del 10 maggio a Damasco, in cui 55 persone sono morte. Sinora l’attentato di oggi non è stato rivendicato.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata