Cleveland (Ohio, Usa), 2 mag. (LaPresse/AP) – I cinque uomini accusati di aver partecipato a un tentato attacco dinamitardo pensavano che i finti esplosivi che avevano piazzato sotto un ponte di Cleveland fossero veri. Lo ha riferito oggi l’Fbi, aggiungendo che i sospetti hanno anche tentato più volte di fare esplodere le bombe usando come detonatori telefoni cellulari da cui mandavano messaggi. Secondo le autorità i cinque, arrestati lunedì, erano anarchici che provano risentimento nei confronti delle grandi compagnie statunitensi, che non si erano resi conto di avere avuto per mesi contatti con un agente infiltrato dell’Fbi. I sospetti sono stati accusati di cospirazione e di aver tentato di distruggere una proprietà usata per i commerci interstatali. Sono tutti detenuti senza la possibilità di uscire su cauzione. Le autorità sostengono che gli esplosivi erano finti ed erano sotto il controllo di un agenti del Bureau. Il ponte scelto come obiettivo si trova nel sud di Cleveland, in Ohio, e collega due sobborghi ricchi della città. I vertici del gruppo Occupy Cleveland sostengono che i sospetti fossero associati al loro movimento, ma non ne rappresentano le idee non violente.

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