Amman (Giordania), 2 mag. (LaPresse/AP) – Il nuovo Gabinetto della Giordania, incaricato di mettere in atto le riforme politiche e tenere le elezioni, ha giurato davanti a re Abdullah II. Il primo ministro Fayez Tarawneh ha rimpiazzato Awn al-Khasawneh, che si è dimesso lo scorso giovedì in seguito a una serie di divergenze con il monarca. Abdullah lo aveva accusato di non essere riuscito a portare avanti abbastanza le riforme promesse, tra cui l’introduzione di tre leggi su elezioni parlamentari, partiti politici e una commissione elettorale indipendente.

Il Gabinetto, composto da 30 membri, include per la prima volta un ministro per gli Affari delle donne, guidato dalla giornalista Nadia Hashim. L’esecutivo è dominato da tecnocrati conservatori e professionisti, tra cui giudici e avvocati. I ministri degli Esteri, Nasser Judeh, e della Pianificazione, Jaafar Hassan, hanno mantenuto il proprio ruolo. Il ministero dell’Interno è stato affidato a Ghaleb Zoubi, ex commissario di polizia conosciuto per l’approccio moderato. I manifestanti hanno accusato i precedenti ministri di detenzioni ingiustificate e tortura in seguito alle manifestazioni.

Il nuovo premier, Tarawneh, ha 62 anni ed è un politico di lunga data conosciuto per avere stretti rapporti con il re. È stato già primo ministro più di un decennio da, quando Abdullah salì al potere. È stato anche ambasciatore in Usa, guidando il team giordano che negoziò l’accordo di pace con Israele nel 1994. Il primo ministro dimissionario, Al-Khasawneh, è rimasto invece in carica solo sei mesi. Per guidare il governo aveva lasciato il lavoro di giudice alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia.

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