Gauhati (India), 1 mag. (LaPresse/AP) – Esercito e soccorritori hanno estratto 103 corpi senza vita dal traghetto che si è capovolto ieri nel nordest dell’India. Le persone a bordo erano circa 350 e almeno 100 mancano ancora all’appello.
L’incidente è avvenuto nei pressi del villaggio di Fakiragram, nel distretto di Dhubri, a circa 350 chilometri dalla capitale dello Stato di Assam, Gauhati. La zona del disastro è vicina a dove il fiume Brahmaputra entra in Bangladesh e per questo è stato chiesto aiuto anche alle autorità di Dacca. L’imbarcazione è andata fuori controllo a causa del forte vento e della pioggia e si è spezzata in due tronconi, come spiegato da Pritam Saikia, magistrato del distretto di Goalpara. Circa 150 passeggeri sono riusciti a nuotare fino a riva e sono stati soccorsi dagli abitanti dei villaggi vicini, ha dichiarato ancora Saikia, incaricato di guidare i soccorsi.
Le avverse condizioni meteorologiche hanno ostacolato le operazioni di recupero, ha invece dichiarato il primo ministro Tarun Gogoi dello Stato, massima autorità eletta localmente. “Ordinerò un’indagine sulla causa dell’incidente – ha assicurato – ma ora la nostra priorità è rintracciare ogni singola persona a bordo del traghetto”. Il capo della polizia dello Stato di Assam, J.N. Choudhury, ha detto che a salvarsi sono state perlopiù le persone che viaggiavano sul ponte superiore della nave, sbalzate in acqua quando la tempesta ha iniziato a scuotere l’imbarcazione.
L’area è costellata di piccoli insediamenti lungo il fiume e sulle isole e le barche sono il mezzo di trasporto più comune. La maggior parte dei traghetti è sovraffollata e poca è l’attenzione per le regole di sicurezza.
Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha diffuso una nota in cui si è detto scioccato dall’incidente e addolorato per le vittime.
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