Londra (Regno Unito), 24 apr. (LaPresse/AP) – “Mi ricordo di aver ricevuto rassicurazioni circa l’etica giornalistica e codici di condotta in una serie di occasioni. Ho ricevuto rassicurazioni che si sono rivelate false”. Così James Murdoch, ex presidente del gruppo News International, interrogato dalla commissione che indaga sull’etica nei media britannici. Il 39enne Murdoch ha affermato che non aveva motivi di dubitare delle parole dei suoi assistenti quando prese l’incarico nel 2008. News International era l’editore del tabloid News of the World, intorno al quale è scoppiato l’anno scorso lo scandalo delle intercettazioni. L’imprenditore ha ribadito che non sapeva quanto fossero diffuse le pratiche illegali tra i giornalisti della rivista, chiusa l’estate scorsa da suo padre Rupert Murdoch. James Murdoch ha spiegato inoltre ai membri della commissione di aver lasciato il posto del presidente di BSkyB perché “voleva evitare di essere un parafulmine”.
Murdoch ha ribadito che l’allora direttore del News of the World, Colin Myler, ed ex legale della società, Tom Crone, gli hanno fornito informazioni false sulle pratiche illegali all’interno del tabloid. Leveson ha chiesto a Murdoch: “Le viene in mente un motivo per cui il signor Myler o il signor Crone avessero dovuto nasconderle queste informazioni?”. “Il rapporto che aveva con loro – ha proseguito il giudice – era tale da spingerli a dirsi: ‘Beh, non c’è bisogno di preoccuparlo con questo’ oppure: ‘È meglio non dirglielo perché ci dirà di eliminare il cancro’?”. “Deve essere andata così”, ha risposto Murdoch, aggiungendo: “Avrei detto: ‘Eliminate il cancro’ e alcuni non volevano farlo”.
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