Dambulla (Sri Lanka), 23 apr. (LaPresse/AP) – Le autorità dello Sri Lanka hanno deciso di demolire una moschea e un tempio hindù a Dambulla dopo la protesta di un gruppo di monaci buddisti, che ne ha chiesto la rimozione perché le strutture si trovano su un’area sacra buddista. Lo ha annunciato il deputato Lakshman Perera del partito al potere, spiegando che moschea e tempio saranno spostati al di fuori dell’area sacra entro sei mesi e che i politici musulmani hanno accettato il piano.
Venerdì migliaia di persone, fra monaci e loro sostenitori, avevano fatto irruzione nella moschea di Dambulla, sostenendo che era stata costruita illegalmente, e avevano danneggiato parte del mobilio ponendo fine alla protesta solo dopo la promessa delle autorità di pervenire a una soluzione lunedì. Uno dei membri dell’amministrazione della moschea, Mohamed Saleemdeen, ha negato che si tratti di una struttura illegale, spiegando che si trova sull’area da prima che venisse dichiarata sacra dai buddisti circa 20 anni fa. Il buddismo è religione di Stato in Sri Lanka e i monaci hanno molto potere in politica e questioni sociali.
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