Stoccolma (Svezia), 16 apr. (LaPresse/AP) – Prima del massacro di Oslo e Utoya, Anders Behring Breivik aveva scritto sul suo manifesto pubblicato su internet di voler usare il processo nei suoi confronti per ottenere l’attenzione mondiale dei media e diffondere così l’ideologia di estrema destra. Quando le porte del tribunale di Oslo si sono aperte oggi per la prima udienza, il suo desiderio è stato almeno in parte realizzato. Circa 800 giornalisti hanno seguito il processo relativo all’omicidio di 77 persone e le emittenti di tutta Europa hanno mostrato in diretta ampie parti dell’udienza. La vasta copertura del procedimento penale ha scatenato un dibattito e molti si chiedono se la stampa debba, di fatto, fornire un palcoscenico a un uomo che ammette la strage di 77 persone per promuovere sentimenti anti-islamici. “È ovviamente contento di potersi spiegare e del fatto che ci sia un interesse nel caso, non ci sono dubbi su questo”, ha dichiarato Geir Lippestad, avvocato di Breivik, alla fine del primo giorno in tribunale.

La situazione ha turbato i sopravvissuti degli attacchi del 22 luglio scorso, quando il 33enne ha fatto detonare una bomba nel centro di Oslo e ha poi ucciso a colpi di arma da fuoco 69 persone sull’isola di Utoya, la maggior parte delle quali giovani membri del partito laburista. “Ha detto di averlo fatto per attirare l’attenzione e non credo sia giusto che questo accada”, ha commentato Sinding Bekkedal, uno dei giovani sopravvissuti. “Non voglio che ottenga questo premio”, ha aggiunto. Quando è arrivato in aula, Breivik ha sorriso e in seguito ha alzato il pugno destro chiuso prima di stringere la mano ai procuratori. Il saluto è stato ripreso dall’emittente norvegese Nrk, che ha ottenuto il permesso di filmare il processo dalla Corte distrettuale di Oslo. Le testimonianze dello stesso autore della strage e dei sopravvissuti, invece, non potranno essere mostrate in diretta al pubblico. Inoltre, l’emittente Nrk non ha potuto diffondere il video di sorveglianza relativo all’esplosione o la registrazione della chiamata disperata al numero di emergenza di un giovane sull’isola di Utoya, durante la quale si sentono gli spari di sottofondo.

Il tribunale non ha però imposto alcun divieto su resoconti scritti, e i pochi giornalisti che sono entrati in aula hanno prontamente inviato dettagli ai media di tutto il mondo, compresi i social network. “Il processo ha già regalato all’autore tutto ciò che sognava”, ha scritto prima dell’inizio dell’udienza la giornalista norvegese Aasne Seierstad. “Tutto sembra procedere alla grande secondo il suo piano: un palcoscenico, un pulpito, un pubblico incantato, con taccuino e penna in mano”, continua l’articolo, pubblicato su Newsweek e sul quotidiano svedese Dagens Nyheter. “Il dilemma – prosegue la giornalista – è ovvio. In questo modo aumentiamo la sua importanza, lo sovvenzioniamo anche, per la bella cifra di due milioni di dollari a settimana? Siamo delle marionette o stiamo facendo ciò che è giusto e necessario?”.

Il direttore generale di Nrk, Hans-Tore Bjerkaas, spiega che il canale televisivo ha lavorato molto per bilanciare la necessità di apertura e imparzialità con l’attenzione per la sensibilità di sopravvissuti e parenti delle vittime. Per questo, l’emittente eliminerà il sonoro durante le descrizioni dettagliate del massacro e non farà vedere il video di propaganda di Breivik. Le immagini, mostrate oggi in aula, hanno provocato le lacrime del 33enne. La testimonianza dell’autore della strage, ha dichiarato Bjerkaas, sarà comunque trascritta sul sito web di Nrk. “Una questione centrale del processo – ha spiegato il direttore dell’emittente – sarà la responsabilità di Breivik. Per questo, sarebbe sbagliato se Nrk limitasse la copertura di come appare o delle sue spiegazioni”. La stessa posizione è condivisa dall’avvocato dell’omicida, che dice di capire le preoccupazioni di sopravvissuti e parenti delle vittime sull’uso di Breivik del processo come palcoscenico. “Dall’altra parte, e questo è importante – ha riferito – deve potersi spiegare, questo è un diritto fondamentale della legge norvegese e un diritto umano”. Lo spettacolo di Breivik continuerà domani, quando l’autore del peggiore massacro mai avvenuto in Norvegia leggerà un documento preparato in precedenza. Le dichiarazioni, spiega il legale, dureranno circa mezz’ora.

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