Pechino (Cina), 16 apr. (LaPresse/AP) – In Cina sono necessari maggiore determinazione e strumenti più efficaci contro la corruzione e se il Partito comunista non agisce la popolazione perderà la fiducia in esso. È quanto scritto oggi dal premier Wen Jiabao sulle colonne del principale quotidiano comunista del Paese. Il messaggio del primo ministro non è molto diverso dai precedenti inviti a combattere la corruzione, ma è giunto in un momento in cui tutto il Paese appoggia la decisione di espellere Bo Xilai, uno dei membri principali del partito, e di lanciare un’indagine su quelle che sono state descritte come serie violazioni del codice disciplinare. Bo, ex membro dell’Ufficio politico comunista ormai destituito dalla carica, è infatti sospettato di abuso di potere per avere coperto la moglie Gu Kailai nel caso dell’omicidio dell’imprenditore britannico Neil Heywood. Ci sono anche sospetti che Bo possa avere accumulato ricchezze tramite l’approvazione di investimenti e la nomina di determinate persone a varie cariche politiche. Bo non è tuttavia stato ancora accusato formalmente di corruzione.
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