Cartagena (Colombia), 14 apr. (LaPresse/AP) – Dodici agenti dei servizi segreti statunitensi, inviati in in Colombia in vista della presenza del presidente Barack Obama al Summit delle Americhe di questo fine settimana, sono stati sollevati dall’incarico e fatti rientrare per cattiva condotta. In particolare, secondo indiscrezioni ricevute da Associated Press da fonti anonime, le accuse sarebbero legate a frequentazione di prostitute a Cartagena, sede del summit. In una dichiarazione rilasciata nella notte, il portavoce dei servizi segreti Edwin Donovan ha aggiunto che altri agenti hanno preso il posto di quelli fatti rientrare negli Usa. Donovan non ha confermato che le accuse siano legate a prostituzione, ma ha dichiarato che riguardano il periodo precedente all’arrivo di Obama in Colombia e non hanno avuto alcuna ripercussione sulla sua sicurezza. Il numero degli agenti coinvolti è stato riferito da un funzionario non autorizzato a parlare pubblicamente. Un impiegato dell’albergo in cui gli agenti sono stati ospitati per una settimana, parlando con la condizione dell’anonimato, ha detto di averli visti bere pesantemente durante la loro permanenza.

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