Varsavia (Polonia), 10 apr. (LaPresse/AP) – Jaroslaw Kaczynski, leader dell’opposizione polacca, ha deposto una corona di fiori in memoria del fratello gemello, l’ex presidente Lech Kaczynski, rimasto ucciso insieme ad altre 95 persone nello schianto dell’aereo su cui viaggiava in Russia nel 2010. Oggi la Polonia celebra infatti l’anniversario dell’incidente a Varsavia e a Smolensk, in Russia, dove l’aereo è precipitato. Kaczynski, leader del partito Diritto e giustizia, ha dato credito alle teorie secondo cui l’incidente sarebbe stato un omicidio e i suoi sostenitori hanno menzionato in proposito il premier russo Vladimir Putin e gli attuali leader polacchi. Le inchieste polacche e russe hanno però concluso che si trattò solo di un incidente.
Anche il presidente Bronislaw Komorowski ha deposto dei fiori sotto la placca che al palazzo presidenziale polacco ricorda le vittime. In seguito il fratello dell’ex presidente è andato al cimitero militare Powazki, dove ha deposto un’altra corona al monumento in granito che ricorda il disastro. Anche il premier Donald Tusk vi ha lasciato dei fiori. A Smolensk, in Russia, il ministro della Cultura polacco Bogdan Zdrojewski, il presidente della Camera russo Sergei Naryshkin e parenti delle vittime si sono riuniti sul luogo dell’impatto. Il ministero degli Esteri russo ha definito l’episodio “una pagina profondamente triste nelle relazioni fra Polonia e Russia”.
A sostegno delle teorie del complotto, ieri sera i sostenitori di Kaczynski hanno dato fuoco a pupazzi che ritraevano il premier russo Putin e quello polacco Tusk, dopo avere urlato i loro nomi e le teorie dell’assassinio. Quando l’aereo di Lech Kaczynski precipitò, la delegazione presidenziale si stava recando in Russia per ricordare i 22mila ufficiali polacchi uccisi dalla polizia segreta di Josef Stalin all’inizio della Seconda guerra mondiale nella foresta di Katyn, vicino a Smolensk, e in altre località. Questo simbolismo si è aggiunto al dolore in tutto il Paese e alle teorie cospiratorie. Il presidente era inoltre scettico nei confronti della Russia, nemico storico che invase la Polonia orientale all’inizio del secondo conflitto mondiale e controllò il Paese nella Guerra fredda.
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