Manama (Bahrain), 10 apr. (LaPresse/AP) – Il primo ministro della Danimarca, Helle Thorning-Schmidt, ha fatto appello alle autorità del Bahrain affinché rilascino Abdulhadi al-Khawaja, attivista detenuto in sciopero della fame dall’8 febbraio. “Da quello che abbiamo saputo – ha affermato la premier danese – risulta che al-Khawaja è in condizioni critiche. Andiamo avanti con i nostri sforzi a tutti i livelli”. Il governo di Manama sostiene tuttavia che l’attivista non abbia gravi problemi medici e che venga alimentato con liquidi o attraverso flebo. Domenica il Consiglio supremo di giustizia del Bahrain aveva negato il trasferimento in Danimarca dell’uomo.

Al-Khawaja, che ha doppia cittadinanza del Bahrain e della Danimarca, è l’ex direttore per il Medioriente e l’Africa del Nord dell’organizzazione Frontline Defenders Rights. Il 52enne è stato condannato a giugno scorso per il suo ruolo nelle proteste della maggioranza sciita che chiede più diritti alla minoranza sunnita al potere nel Paese. La Danimarca, ha affermato la Thorning-Schmidt, sta usando i propri contatti internazionali per spingere per il suo rilascio. Oggi l’ambasciatore danese ha fatto visita ad al-Khawaja in un ospedale militare di Manama. “Hanno parlato per circa 20 minuti”, ha spiegato Ole Egberg Mikkelsen, del ministero degli Esteri di Copenaghen, aggiungendo che l’ambasciata sta aspettando l’autorizzazione per un’altra visita domani.

Intanto, oltre alle preoccupazioni della Danimarca, arrivano le denunce di Amnesty International, secondo cui lo stato di salute di al-Khawaja “sta peggiorando rapidamente dopo che è passato il 60esimo giorno dello sciopero della fame”.

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