Kaduna (Nigeria), 8 apr. (LaPresse/AP) – Pasqua insanguinata in Nigeria, dove un’autobomba azionata probabilmente da un attentatore suicida è esplosa vicino a due chiese nella città di Kaduna uccidendo 38 persone e ferendone molte altre. Il bilancio è stato fornito dall’ufficiale governativo Abubakar Zakari Adamu.
La città ha già contato centinaia di morti a causa delle violenze religiose ed etniche negli ultimi anni, in una zona dove è attiva la setta islamica radicale Boko Haram, responsabile di molti feroci attentati nel Paese. Alcuni hanno avuto per bersaglio varie chiese, come quella di Abuja a Natale, in cui morirono 44 persone. Usa e Regno Unito nei giorni scorsi avevano lanciato l’allarme per l’alto rischio che nella giornata di Pasqua in Nigeria fossero commessi attentati.
L’esplosione, riferiscono alcuni testimoni, si è verificata in una delle strade principali di Kaduna, vicino a una frequentata zona di ristoranti, a un hotel e due chiese, la All Nations Christian Assembly e la Ecwa Good News, rimaste entrambe molto danneggiate. Secondo alcuni residenti, la macchina carica di esplosivo avrebbe provato a entrare nel complesso che ospita gli edifici religiosi, ma è stata fermata dalle transenne in strada ed è stata fatta arretrare da una guardia. Al momento dell’attacco, spiega il pastore Joshua Raji, della chiesa All Nations Christian Assembly, “stavamo tenendo la cerimonia dell’eucarestia e io stavo esortando i fedeli, quando tutto a un tratto abbiamo sentito un forte boato che ha mandato in frantumi le nostre vetrate e le porte”.
Le forze di sicurezza, spiega il portavoce della polizia locale, Aminu Lawan, hanno trovato cadaveri intorno alla carcassa dell’auto utilizzata per l’attacco. “E’ esplosa colpendo le persone che vi si trovavano intorno”, ha aggiunto Lawan. Secondo Yushau Shuaib, portavoce dell’agenzia per le emergenze, molte delle vittime sono conducenti di mototaxi che hanno il proprio luogo di raccolta nella zona.
Sinora nessuno ha rivendicato l’attacco, ma i sospetti sono subito ricaduti sulla setta Boko Haram, il cui nome significa ‘l’educazione occidentale è sacrilegio’. Il gruppo radicale islamico ha ucciso solo quest’anno più di 380 persone in numerosi attacchi, secondo il conteggio di Associated Press. I militanti utilizzano attentatori suicidi e sparatorie come tecniche, e in passato hanno attaccato sia musulmani sia cristiani, ma anche sedi Onu. La setta ha respinto gli sforzi di avviare colloqui di pace indiretti con il governo, chiedendo invece l’introduzione della Sharia nel Paese, anche nelle aree cristiane, e il rilascio di tutti i seguaci detenuti.
Oggi anche Papa Benedetto XVI, nel suo messaggio Urbi et orbi, ha invocato la fine delle violenze nella nazione africana, dove le chiese cattoliche sono state attaccate in passato. “Alla Nigeria, che negli ultimi tempi ha sperimentato selvaggi attacchi terroristici – ha detto il Papa – possa la gioia della Pasqua portare la forza necessaria alla costruzione di una società che sia pacifica e rispettosa della libertà religiosa dei cittadini”.
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