Santiago del Cile (Cile), 5 apr. (LaPresse/AP) – Il Senato del Cile ha respinto tre proposte di legge mirate alla depenalizzazione dell’aborto in alcuni casi. La prima avrebbe autorizzato l’aborto in caso di stupro; la seconda avrebbe permesso l’interruzione di gravidanza nel caso in cui due medici avessero riconosciuto il rischio di vita per la madre o problemi medici come le scarse possibilità di sopravvivenza del feto; la terza, infine, chiedeva di autorizzare l’aborto a fini terapeutici, cioè quello provocato con trattamenti medici per garantire la salute della madre ed evitare lo sviluppo di un feto con patologie gravi. In Cile era permesso l’aborto per motivi medici fino al 1973, quando la dittatura militare guidata da Augusto Pinochet abrogò la norma. L’attuale governo conservatore si oppone a qualsiasi legge che possa che renda meno severa la regolamentazione relativa all’aborto.
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