Santiago (Cile), 5 apr. (LaPresse/AP) – Il Congresso del Cile ha approvato una legge antidiscriminazione dopo l’omicidio di Daniel Zamudio, il 24enne gay torturato a morte da un gruppo di giovani in un parco pubblico di Santiago. La misura è stata passata dalla Camera dei deputati senza un’ampia maggioranza, sette anni dopo la prima proposta. Il Senato aveva approvato la legge lo scorso novembre. Dopo la morte di Daniel, avvenuta il 28 marzo, il presidente Sebastian Pinera ha fatto pressione sui deputati perché velocizzassero l’approvazione della norma. Il 24enne, commesso in un negozio di abbigliamento, è deceduto 25 giorni dopo l’attacco. Gli aggressori, un gruppo di neonazisti, lo hanno picchiato, bruciato con sigarette e gli hanno inciso svastiche sul corpo con una bottiglia rotta. Il caso ha scatenato un dibattito nazionale riguardo ai crimini di odio, mentre l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani ha lanciato un appello la settimana scorsa chiedendo di passare una legge contro crimini di odio e discriminazioni.
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