Tokyo (Giappone), 1 apr. (LaPresse/AP) – Un forte terremoto attorno alla fossa di Nankai, nel sud del Giappone, appena a est dell’isola di Honshu, potrebbe scatenare uno tsunami più alto di 34 metri. È quanto emerge da una ricerca effettuata da una commissione di esperti incaricata dal governo, sulle conseguenze di uno tsunami scaturito da un sisma di magnitudo 9.0, proprio come quello che l’11 marzo 2011 ha colpito il nordest del Paese. Una precedente stima del 2003 aveva calcolato che al massimo l’onda anomala avrebbe potuto raggiungere i 20 metri.

La ricerca, ordinata proprio dopo la tragedia dello scorso anno e la cui conclusioni sono state pubblicate sul sito del governo, indica anche che uno tsunami di 21 metri potrebbe colpire la centrale nucleare di Hamaoka. La Chubu Electric Power Co., che gestisce l’impianto, sta costruendo una barriera alta 18 metri per contrastare una possibile onda anomala. Il muro dovrebbe essere completato entro il prossimo anno. La centrale è stata spenta nel 2011 dopo una stima secondo cui esiste il 90 per cento di possibilità che venga colpita da un terremoto di magnitudo 8.0 o più nei prossimi trent’anni.

Un altro rapporto mostra invece come un forte terremoto nella regione della baia di Tokyo potrebbe scuotere l’area metropolitana di Tokyo-Yokohama, dove vivono oltre 33 milioni di persone, alla massima intensità sismica della scala giapponese.

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