Bruxelles (Belgio), 15 mar. (LaPresse/AP) – La Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali (Swift), usata in tutti i Paesi del mondo per gli scambi di comunicazioni tra banche e altri istituti finanziari, ha iniziato a tagliare i servizi alle banche iraniane soggette alle sanzioni imposte dall’Unione europea. In un comunicato diffuso oggi, Swift spiega che “le decisioni dell’Ue proibiscono a società come la nostra di continuare a fornire servizi specializzati di comunicazione finanziaria a banche sanzionate”, aggiungendo che per questo la compagnia è stata costretta ad agire contro Teheran. Lazaro Campos, amministratore delegato di Swift, riferisce che “disconnettere le banche è una misura straordinaria e senza precedenti per la società”. “Si tratta di un risultato diretto di azioni internazionali e multilaterali per intensificare le sanzioni finanziarie contro l’Iran”, ha aggiunto il ceo. Swift fornisce servizi fondamentali per transazioni finanziarie, esportazioni di petrolio e altri scambi commerciali. Le misure punitive imposte a Teheran a causa del controverso programma nucleare hanno l’obiettivo di spingere il Paese a dimostrare alla comunità internazionale di non fabbricare armi atomiche.

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