Washington (Usa), 14 mar. (LaPresse/AP) – Si è parlato soprattutto politica e partnership internazionali, con un occhio di riguardo alle aree calde di Afghanistan, Iran e Siria. Così il presidente Usa Barack Obama e il primo ministro David Cameron hanno trascorso il pomeriggio alla Casa Bianca. Dopo una cerimonia di benvenuto in grande stile, a cui hanno partecipato anche il vice presidente Joe Biden e altri funzionari, fra cui il segretario di Stato Hillary Clinton, i leader hanno tenuto serrati colloqui, conclusi con una conferenza stampa congiunta.
AFGHANISTAN. Per quanto riguarda l’Afghanistan, Obama ha sottolineato che Usa e Regno Unito stanno facendo “grandi progressi”, nell’addestramento delle truppe locali e nella lotta contro i talebani. Tuttavia, nonostante gli “innegabili” progressi delle forze Nato, il presidente Usa ha sottolineato che i recenti “tragici eventi” ricordano che la missione è ancora difficile. Obama ha voluto ribadire la volontà degli Stati Uniti di rispettare la scadenza di ritiro dal territorio afghano entro la fine del 2014, sottolineando come il prossimo anno la missione di Usa, Regno Unito e dei loro alleati avrà un ruolo di supporto. “Al prossimo summit della Nato nella mia città natale, Chicago – ha proseguito Obama – determineremo le future fasi della transizione. Tra queste il passaggio a un ruolo di supporto il prossimo anno, prima che gli afghani prendano la piena responsabilità della sicurezza nel 2014. Completeremo questa missione e lo faremo in modo responsabile”. Il presidente ha quindi riconosciuto un calo di sostegno della popolazione statunitense a causa della guerra. “La gente si stanca” dopo i lunghi conflitti, ha detto, aggiungendo tuttavia di pensare che molte persone, sia in Usa che nel Regno Unito, comprendono le ragioni per continuare la battaglia. Dal canto suo, Cameron ha voluto ribadire l’impegno di Londra nel contesto afghano. “La situazione è migliorata in modo considerevole”, ha detto il premier britannico, lodando la strategia Usa di aggiungere oltre 30mila soldati per un rafforzamento della lotta contro i talebani nel 2009.
IRAN E NUCLEARE. Obama ha voluto però concentrarsi anche sulla questione iraniana, sottolineando la necessità di portare avanti sforzi diplomatici. Per perseguire questo tipo di strada, ha detto, ci sono ancora “tempo e spazio”, ma “la finestra si sta restringendo”. La diplomazia, ha detto il presidente americano, richiede qualcuno dall’altra parte del tavolo che prenda la questione in modo serio. Per questo l’Iran deve comprendere che le negoziazioni sono la sua “migliore possibilità”. “Siamo determinati a impedire che l’Iran ottenga armi nucleari”, ha aggiunto Obama spiegando di aver inviato un messaggio “personalmente” alla leadership di Teheran chiedendole di rientrare nei colloqui internazionali in buona fede. “Teheran – ha poi detto Obama – deve capire che non può sottrarsi o eludere la scelta che si trova davanti. Assolva i suoi obblighi internazionali o ne pagherà le conseguenze”.
SIRIA. Infine, la Siria, in merito a cui Obama ha ribadito che un intervento militare, auspicato da alcuni rappresentanti repubblicani, sarebbe prematuro, perché potrebbe portare a una guerra civile e a nuovi morti. Intanto però, ha aggiunto il presidente, Usa e Regno Unito stanno discutendo possibili “passi immediati” per fornire aiuti umanitari alla popolazione.
AMICIZIA E CENA DI STATO. La visita di Cameron non è però solo un vertice di alto livello sulle questioni scottanti che tengono alta la tensione a livello internazionale. Dopo la giornata di relax di ieri, in cui Obama e il suo ospite si sono recati a Dayton, in Ohio, per assistere a una partita di basket universitario del campionato Ncaa, questa sera i due leader con le rispettive mogli parteciperanno a una cena alla Casa Bianca con numerosi ospiti. Tra i musicisti che si esibiranno ci sono John Legend, di cui il presidente americano e la moglie Michelle sono grandi fan, e la band folk britannica Mumford&Sons. La lista completa degli invitati non sarà resa nota fino a quando gli ospiti non saranno tutti quasi arrivati alla Casa Bianca. Tuttavia alcuni non sono riusciti a trattenersi e hanno diffuso la notizia del loro invito. L’attore Damien Lewis, protagonista delle serie ‘Homeland’ e ‘Band of brothers’, ha annunciato che sarà presente all’evento, così come il golfista Rory McIlroy.
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