Gerusalemme, 8 mar. (LaPresse/AP) – “È vietato lasciare che l’Iran ottenga le armi nucleari e io non ho intenzione di permetterlo”. Così il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista alla stampa del suo Paese il giorno dopo il ritorno da Washington, dove il controverso programma nucleare di Teheran è stato un argomento centrale nelle discussioni con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Netanyahu ha aggiunto di non “avere in mano un cronometro” per lo scoppio della guerra contro l’Iran e di preferire una soluzione pacifica al conflitto. Tel Aviv considera l’Iran una minaccia alla propria esistenza per il sospetto programma nucleare e missilistico, il supporto a gruppi anti-israeliani violenti e i frequenti appelli per la distruzione dello Stato ebraico.

“Spero che l’Iran decida di abbandonare il programma nucleare con pressioni pacifiche e se sanzioni, diplomazia e pressioni funzioneranno, tanto meglio”, ha spiegato Netanyahu, lasciando però aperta ogni porta per risolvere la disputa con Teheran e soprattutto evitare che crei armi di distruzione di massa. “Posso solo dire che non accetteremo una situazione in cui l’Iran avrà armi nucleari, perché in quel caso dovremmo affrontare una minaccia esistenziale”, ha continuato il premier. “Se non prenderemo le giuste decisioni per prevenire questo – ha concluso il leader israeliano – forse non ci sarà nessuno a cui spiegarlo. A chi ne parleremo? Forse a storici o generazioni che non arriveranno mai dopo di noi?”.

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