Teheran (Iran), 3 mar. (LaPresse/AP) – Secondo i risultati preliminari, i conservatori fedeli al leader supremo ayatollah Ali Khamenei e rivali del presidente Mahomoud Ahmadinejad sono in testa nelle elezioni Parlamentari che si sono tenute ieri in Iran. Un risultato atteso alla vigilia. I primi dati confermano il vantaggio i fedeli di Khamenei, sia nella capitale Teheran che nelle città provinciali, dove sembra che i rivali del presidente verranno eletti in molti collegi. Una smacco per la famiglia di Ahmadinejad arriva anche dalla sconfitta della sorella più giovane, Parvin, candidata nel collegio di Garmsar, sua città natale, a circa 60 chilometri a sudest di Teheran.

I risultati preliminari indicano che il presidente potrebbe dover affrontare un parlamento più ostile nei due anni che rimangono alla fine del suo secondo mandato. Sui 60 candidati risultati vincitori questa mattina, almeno 46 sono conservatori della fazione opposta a quella di Ahmadinejad. Tre sono liberali, mentre i restanti 11 seggi sono stati assegnati a sostenitori del presidente e centristi. L’affluenza alle urne è stata del 67%, su un totale di 48 milioni di aventi diritto, un ottimo dato ribadito a gran voce dai media di Stato. I risultati totali sono attesi nel weekend o al massimo all’inizio della prossima settimana. Il nuovo Parlamento inizierà i lavori a maggio.

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