Florence (Arizona, Usa), 29 feb. (LaPresse/AP) – Le autorità dell’Arizona hanno eseguito la condanna di morte nei confronti del 63enne Robert Henry Moormann, accusato di aver ucciso la madre adottiva e di aver smembrato il suo corpo. All’epoca l’uomo era in carcere per aver sequestrato e molestato una bambina di 8 anni e quando uccise la madre era uscito dalla prigione per un permesso di 3 giorni. Moormann ha ricevuto un’iniezione letale nel carcere di Florence, nonostante numerosi appelli motivati con i suoi presunti problemi mentali. Lo Stato dell’Arizona è stato accusato di aver violato la propria normativa, somministrando a Moormann un solo farmaco letale invece di una miscela di tre farmaci, come previsto dal protocollo. Ieri le autorità hanno infatti scoperto che uno dei tre farmaci era scaduto e così hanno deciso di cambiare le modalità dell’esecuzione. In questo modo hanno però violato la regola che prevede che il condannato sappia con sette giorni di anticipo il metodo con cui sarà ucciso. Durante l’esecuzione Moormann si è infatti mosso di più dei condannati uccisi con la solita miscela di tre farmaci e ha tenuto gli occhi aperti per tutto il tempo, mentre di solito i condannati si addormentano subito.

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