Tegucigalpa (Honduras), 20 feb. (LaPresse/AP) – Un altro detenuto del carcere distrutto dalle fiamme la settimana scorsa in Honduras è morto per le ferite riportate, facendo salire a 359 il numero delle vittime. Secondo quanto riferisce il medico Juan Carlos Funez, il trentenne Wilson Garcia è deceduto in ospedale per un’insufficienza renale dovuta alle ustioni nel 70% del corpo. Sono in tutto sei i detenuti della struttura morti dopo essere stati portati nell’ospedale Escuela di Tegucigalpa, capitale del Paese. L’incendio è divampato nella notte di martedì a Comayagua, a circa 90 chilometri dalla capitale, provocando in pochi minuti centinaia di vittime. Le guardie che avevano le chiavi delle celle, hanno riferito alcuni sopravvissuti, sono fuggite senza aprirle e i detenuti sono rimasti intrappolati senza possibilità di salvarsi. Al momento del rogo c’erano 852 prigionieri nel carcere, oltre il doppio della capacità della struttura. Le autorità hanno riferito in un primo momento che le fiamme sono iniziate da un materasso bruciato da un detenuto, ma le indagini sono ancora in corso. I parenti delle vittime rifiutano questa possibilità, sostenendo che siano state le stesse guardie ad appiccare il fuoco e a sparare sui detenuti per evitare che fuggissero.
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