Gerusalemme, 15 feb. (LaPresse/AP) – Continua il botta e risposta tra Israele e Iran, dopo i recenti attacchi avvenuti in India e Georgia contro diplomatici di Tel Aviv e le misteriose esplosioni attribuite a un gruppo di iraniani, avvenute ieri a Bangkok, in Thailandia. Intervenendo davanti al Parlamento israeliano, il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha accusato l’Iran di destabilizzare il mondo e ha chiesto che queste forme di aggressione vengano bloccata. “Se l’aggressione non sarà fermata – ha detto Netanyahu – alla fine si diffonderà in molti altri Paesi”.
Questa mattina l’ambasciatore israeliano in Thailandia, Itzhak Shoham, ha sottolineato che gli obiettivi delle bombe, in parte esplose, in parte ritrovate intatte in una casa di Bangkok, sarebbero stati proprio obiettivi israeliani. Anche se il target non è ancora definito, ha detto, “possiamo dedurre da altre esperienze che noi (israeliani, ndr) eravamo l’obiettivo”. Gli ordigni, ha aggiunto, “sono simili a quelli usati a Nuova Delhi e a Tbilisi. Da questo possiamo dedurre che si tratta della stessa rete di terrore”. Secca la smentita di Teheran. Le accuse formulate da Israele, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ramin Mehmanparast, sono “infondate”. Lo Stato ebraico, ha aggiunto, sta cercando di rovinare le relazioni tra Iran e Thailandia, e alimentare teorie del “complotto”.
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