Helsinki (Finlandia), 5 feb. (LaPresse/AP) – Il conservatore Sauli Niinisto sarà il nuovo presidente della Finlandia. Il 63enne ha infatti vinto il ballottaggio contro l’avversario Pekka Haavisto, ex ministro dell’Ambiente dei Verdi, ottenendo il 62,6% dei voti, secondo un conteggio provvisorio di tutte le schede. “Il presidente in Finlandia – ha detto Niinisto dopo aver appreso i risultati del voto – deve comprendere che ci sono molti pensieri e opinioni diversi e che devono essere tenuti in considerazione, perché deve essere presidente di tutta la nazione”.

Niinisto, ministro delle Finanze nel 2002 quando la Finlandia adottò l’euro, è popolare tra gli elettori anziani e per molti rappresenta la continuità. Grezie al risultato di oggi, diventa il primo capo di Stato del Partito della Coalizione Nazionale conservatore in Finlandia dal 1956 e il primo presidente non socialdemocratico in 30 anni. I suoi compagni di partito sostengono l’ingresso della Finlandia nella Nato, ma Niinisto prima del voto ha detto che non farà pressione sul tema, anche perché secondo i sondaggi la maggior parte dei cittadini sono contro l’annessione.

“E’ il migliore, stabile e costante, e rappresenterà la Finlandia in maniera esemplare”, aveva commentato Matti Oksanen, ingegnere in pensione, prima di recarsi a votare in un sobborgo di Helsinki dove oggi le temperature hanno toccato i 26 gradi sotto zero. “Non siamo pronti per un candidato più radicale”, ha aggiunto.

Il suo sfidante, Pekka Haavisto, dichiaratamente gay e pioniere del movimento ambientalista nazionale, era divenuto il primo ministro di un governo europeo proveniente da un partito Verde nel 1995, e in questa occasione ha raccolto il consenso soprattutto di giovani, liberali ed elettori delle città. Ma non è bastato. “Ho votato per Haavisto, ma è stata una scelta difficile”, spiega Vesa Lehtinen, 39 anni, che lavora per una compagnia di computer.

A parte le visioni politiche, i candidati che si sono sfidati al ballottaggio hanno molte cose in comune. Entrambi in politica dal 1987, quando sono entrati in Parlamento, hanno buone credenziali a livello internazionale e sono fermamente pro-europeisti. Ma per molti, optare per un candidato come Haavisto, dichiaratamente gay e convivente di un immigrato dell’Ecuador da dieci anni, sarebbe stata comunque una scelta troppo azzardata. Sauli Niinisto è invece sposato e ha due figli adulti da un precedente matrimonio. La sua prima moglie è morta in un incidente d’auto. Assieme ai figli, il neo-presidente è tra i sopravvissuti allo tsunami che nel 2004 investì la Thailandia, dove si trovava in vacanza.

Ora Niinisto prenderà il posto della ex presidente Tarja Halonen, uno dei capi di Stato di maggiore popolarità in Finlandia, che ha ricoperto la carica per due mandati di sei anni, il massimo possibile. Quella di presidente in Finlandia è una carica per lo più cerimoniale, con pochi poteri effettivi. Tuttavia, il capo di Stato assume la guida sulle materie di politica estera non europee e gioca un ruolo di “ambasciatore” del Paese all’estero.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata