Teheran (Iran), 3 feb. (LaPresse/AP) – L’ayatollah Ali Khamenei, leader supremo dell’Iran, ha annunciato che Teheran fornirà aiuto a qualunque Paese vorrà affrontare Israele, definito “un cancro”. I commenti sono arrivati durante la cerimonia di preghiera del venerdì a Teheran, trasmessa dalla televisione di Stato. Khamenei, a cui spettano tutte le decisioni importanti, ha spiegato che l’Iran ha assistito in passato il gruppo libanese Hezbollah e quello palestinese di Hamas nella loro lotta contro Israele. La stessa cosa, ha aggiunto, accadrà con tutti gli altri che vorranno combattere contro Tel Aviv. Israele “è un cancro che sarà estirpato”, ha concluso Khamenei.

“Siamo intervenuti in altre questioni contro Israele e abbiamo portato alla vittoria di Hezbollah nella guerra dei 33 giorni del 2006, e anche in quella dei 22 giorni di Hamas sulla Striscia di Gaza”, ha continuato il leader supremo. “Da ora in poi – ha concluso – in qualsiasi luogo, se qualsiasi nazione o gruppo affronterà il regime sionista, noi li appoggeremo e li aiuteremo. Non abbiamo nessuna paura di dirlo”.

In seguito Khamenei ha dichiarato che l’Iran porterà avanti il suo controverso programma nucleare ed eventuali attacchi militari dagli Stati Uniti serviranno solo a rendere il Paese più forte. Washington, ha spiegato, subirà una forte sconfitta e perderà la sua reputazione nella regione se deciderà di usare la forza contro l’Iran per fermarne il programma nucleare. “L’Iran non si ritirerà, l’egemonia dell’Occidente e le minacce saranno screditate… E anzi – ha proseguito – sfrutteremo tutto questo a nostro favore”.

Infine il leader supremo ha fatto riferimento alla presunta lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama al governo di Teheran per chiedere la fine del programma nucleare, minacciando di mostrarla al pubblico. La Casa Bianca nega l’esistenza del messaggio, che invece l’Iran aveva già menzionato in passato. “Il presidente americano – ha spiegato Khamenei – ci ha spedito una lettera e noi abbiamo risposto. Poi loro hanno reagito e agito di conseguenza. Un giorno la mostreremo al pubblico e la gente scoprirà quali sono le parole dell’America. Uno dei nostri compiti essenziali è quello di essere consapevoli delle loro false promesse e dei falsi sorrisi”. Il leader supremo ha aggiunto che nella lettera, Obama ha fatto promesse mai offerte dal governo di Washington.

Il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Yigal Palmor, ha risposto all’attacco dell’ayatollah dicendo di non essere per nulla sorpreso dalle parole di Khamenei. “È il solito discorso di odio che abbiamo sentito arrivare dall’Iran da molti anni”.

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