Tunisi (Tunisia), 11 gen. (LaPresse/AP) – Una donna tunisina è morta dopo essersi data fuoco nella città orientale di Sfax. Lo rende noto un funzionario governativo, Malek Mihoub, aggiungendo che si tratta del quarto caso di autoimmolazione in una settimana. Il suicidio della donna, che secondo Mihoub soffriva di problemi mentali, arriva dopo la morte di un disoccupato a Gafsa. L’uomo, padre di quattro figli, è deceduto ieri per le ferite riportate dopo essersi dato fuoco per l’ennesimo rifiuto di un incontro con alcuni ministri. Altre due persone hanno compiuto lo stesso gesto disperato a Bizerte e Siliana, ma per fortuna sono sopravvissute.

Le autoimmolazioni avvengono mentre si avvicina l’anniversario della cacciata dell’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali, arrivata il 14 gennaio 2011 dopo la rivolta popolare nata proprio da un gesto simile di Mohamed Bouazizi, il giovane venditore ambulante che si era dato fuoco dando il via alla rivoluzione tunisina. Molti considerano la reazione alla morte di Bouazizi come l’inizio di tutta la Primavera araba. Questi atti disperati, sempre più frequenti in Tunisia, sono spesso legati a proteste per la mancanza di lavoro e l’impossibilità a trovarne uno.

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