Il Cairo, 11 gen. (LaPresse/AP) – Attivisti, politici islamici e nazionalisti in Egitto hanno avvertito gli israeliani di rinunciare all’annuale pellegrinaggio alla tomba del rabbino Yaakov Abu Hatzira, situata sul Delta del Nilo. Visitare la tomba nel villaggio di Daymouta, a 180 chilometri a nord del Cairo, sarebbe una “missione suicida” per gli israeliani a causa dell’opposizione popolare alla loro presenza in Egitto, ha detto Gamal Heshmat dei Fratelli musulmani. “La normalizzazione delle relazioni con Israele – ha affermato – viene imposta al popolo e gli egiziani sono contrari alle visite” alla tomba del rabbino. Attivisti, ha spiegato Heshmat, intendono organizzare sit-in e altre forme di protesta per bloccare la strada ai pellegrini israeliani. Il quotidiano egiziano al-Ahram ha riferito che 31 partiti e gruppi politici si sono uniti alla campagna.

Intanto un funzionario del ministero degli Esteri egiziano ha rivelato oggi che due mesi fa le autorità del Cairo avevano informato lo Stato ebraico che quest’anno “sarebbe stato impossibile organizzare la cerimonia a causa della situazione politica e di sicurezza nel Paese”. Il funzionario ha parlato a condizione di anonimato perché non era autorizzato a diffondere la notizia. Figlio di un rabbino in Marocco, Abu Hatzira è venerato da alcuni ebrei come un mistico noto per la sua pietà e per i miracoli. Da anziano il rabbino cercò di raggiungere Israele, ma nel 1879 si ammalò e morì nella città egiziana di Damanhour vicino ad Alessandria d’Egitto. Secondo la tradizione, i suoi seguaci provarono a spostare la sua tomba tre volte e tre volte furono fermati da forti temporali.

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