Lagos (Nigeria), 9 gen. (LaPresse/AP) – Oltre 10mila persone hanno marciato a Lagos, in Nigeria, per protestare contro la decisione del governo di eliminare i sussidi sui prodotti petroliferi, che ha causato l’improvvisa impennata dei prezzi del carburante. Alcuni dimostranti hanno trascinato barriere di metallo in mezzo alle strade, mentre altri hanno dato fuoco a pneumatici. I manifestanti portavano striscioni con l’immagine del presidente Goodluck Jonathan con corna del diavolo e zanne mentre fa la benzina. “I nostri leader non sono preoccupati per i nigeriani, sono preoccupati per se stessi”, ha detto uno dei manifestanti, il 42enne Joseph Adekolu. Poliziotti con kalashnikov e maschere antigas hanno controllato la manifestazione. Simili proteste si sono svolte nella capitale Abuja e nella città settentrionale di Kano, dove dimostranti hanno bruciato un’auto della polizia e una macchina privata. Ufficiali di sicurezza hanno usato gas lacrimogeni e hanno sparato in aria per disperdere un gruppo di manifestanti diretti alla sede del governo dello Stato di Kano. Alcuni dimostranti chiedono che i sussidi vengano ripristinati, mentre altri vogliono che Jonathan si dimetta.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata