Santiago (Cile), 6 gen. (LaPresse/AP) – Il governo del presidente cileno Sebastian Pinera ha incolpato gli indios Mapuche per gli incendi scoppiati in Patagonia, che rimangono ancora fuori controllo e hanno provocato la morte di sette vigili del fuoco. Il ministro dell’Interno, Rodrigo Hinzpeter, ha nominato direttamente il gruppo “Coordinadora Auruco Malleco”, i cui leader sono stati accusati in passato e in alcuni casi condannati di violenti attacchi alle foreste. Il ministro ha fatto notare che pochi giorni fa, il gruppo ha dato fuoco a un elicottero dei pompieri. Anche Pinera ha detto che gli incendi, legati ad “atti di terrorismo”, sembrano di natura dolosa. “Dietro questa condotta premeditata e criminale – ha spiegato – si nasconde un’attività di natura terroristica”. I Mapuche combattono da anni per riprendersi i loro territori. Alcuni attivisti degli indios hanno rivendicato l’attacco all’elicottero, ma hanno negato ogni implicazione negli incendi. “Anche la nostra gente lamenta queste morti, la nostra Madre terra è stata distrutta”, ha scritto su Twitter la portavoce dei Mapuche, Natividad Llanquileo. I roghi hanno distrutto centinaia di abitazioni nelle ultime settimane e costretto alla fuga migliaia di persone, tra cui molti turisti nel parco Torres del Paine. Il vento e la siccità stanno rendendo particolarmente difficile contenere le fiamme.
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