Sanaa (Yemen), 28 dic. (LaPresse/AP) – Centinaia di impiegati statali stanno manifestando contro la corruzione contro diverse istituzioni pubbliche della capitale yemenita Sanaa. Le proteste seguono tutte lo stesso schema. I lavoratori chiudono i cancelli di un determinato istituto, quindi irrompono negli uffici dei supervisori e chiedono la loro sostituzione con figure che non siano macchiate da accuse di corruzione. La stessa modalità di protesta è stata portata avanti in 18 agenzie statali. “Questa – ha commentato Mohammed Gabaal, ragioniere di 40 anni in sciopero – è la vera rivoluzione, la rivoluzione delle istituzioni. Il presidente ha nominato un gruppo di persone corrotte in tutte le agenzie del governo”.

Diversa la protesta, invece, presso l’istituto economico militare, legato al ministero della Difesa e guidato da Hafez Mayad. Qui centinaia di manifestanti hanno protestato all’esterno dell’edificio per chiedere le dimissioni del manager, che appartiene alla tribù del presidente Ali Abdullah Saleh ed è ritenuto una delle figure più corrotte e potenti del regime. Circa 150 ufficiali stanno manifestando anche fuori dal quartier generale della polizia della capitale, per chiedere la rimozione del capo della sicurezza. I dimostranti si sono brevemente scontrati con le guardie.

L’ondata di scioperi nel Paese è iniziata la scorsa settimana con gli impiegati della compagnia aerea statale, la Yemenia Airways, che hanno bloccato le operazioni chiedendo le dimissioni del direttore, genero del presidente Saleh, accusandolo di aver saccheggiato il patrimonio aziendale e aver portato alla bancarotta.

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