Fort Wayne (Indiana, Usa), 27 dic. (LaPresse/AP) – A uccidere la bambina di 9 anni scomparsa nei giorni scorsi a Fort Wayne, in Indiana, è stato il babysitter, a cui i genitori l’avevano affidata assieme alle sorelline. Lo ha confessato lo stesso omicida, Michael Plumadore, vicino di casa della famiglia, che ha ammesso di aver ucciso la piccola, Aliahna Lemmon, con un mattone e averne poi smembrato il cadavere con una sega. Secondo un documento dell’ufficio dello sceriffo nella contea di Allen, Plumadore avrebbe commesso l’omicidio il 22 dicembre. Domenica, il 39enne aveva dichiarato al giornale The Journal Gazette, che la bambina era scomparsa dalla sua casa venerdì mattina.

In base a quanto si legge nel documento, l’uomo ha colpito la bambina fino a ucciderla, quindi ha messo il corpo in sacchi dell’immondizia e l’ha nascosto nel freezer. In seguito ha smembrato il cadavere e diviso i resti tra il suo caravan e la sua azienda, dopo averli messi in sacchetti per il congelatore. Il giudice, spiega il portavoce della polizia, Jeremy Tinkel, ha stabilito per Plumadore la carcerazione senza possibilità di uscire su cauzione, anche se ancora l’uomo non è stato accusato formalmente per l’assassinio. La famiglia della bambina uccisa vive in un campo di roulotte dove, secondo un sito internet statale, sono residenti anche 15 criminali sessuali registrati.

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