Baghdad (Iraq), 24 dic. (LaPresse/AP) – Il leader sciita iracheno Muqtada al-Sadr ha lanciato una iniziativa per una pacifica coesistenza tra tutti gli iracheni dopo il ritiro delle truppe americane. Oggi è stato presentato a Baghdad il suo “codice di pace”, che mette in guardia contro il sacrificio di iracheni facendo appello invece al rispetto di tutte le religioni, sette e gruppi etnici del Paese. L’iniziativa arriva nel momento in cui una crisi di governo ha creato tensione tra i principali orientamenti islamici del Paese, i sunniti e gli sciiti, e due giorni dopo un’ondata di attentati che ha portato alla morte di 69 persone e al ferimento di altre 200. Il primo ministro sciita Nouri al-Maliki è inoltre impegnato in uno scontro con il principale leader politico sunnita, il vice presidente Tariq al-Hashemi, contro cui il suo governo ha emesso un mandato d’arresto.
Il codice di al-Sadr è composto da 14 punti. Il suo collaboratore Salah al-Obeidi lo descrive come un tentativo “di preservare l’unità del Paese e salvarlo dai combattimenti”. “La soluzione migliore – spiega – è rifiutare ogni tipo di violenza e preservare il popolo iracheno da attacchi interni ed esterni”. Secondo Dhia al-Assadi, altro politico sadrista di primo piano, lo hanno firmato 500 persone, compresi politici, legislatori, accademici, studiosi e sceicchi tribali. “Questa carta – ha continuato al-Assadi – è come un salvagente in questa fase molto difficile che stiamo attraversando”. L’ex primo ministro Ibrahim al-Jaafari, che ha partecipato alla conferenza a Baghdad dove è stata presentata, ha lodato l’iniziativa, “arrivata al momento giusto”. È ancora troppo presto per dire come la proposta sarà accolta nel Paese e il testo definitivo del codice, intitolato “Codice iracheno d’onore nazionale” resta ancora da elaborare. I sadristi sperano di sottoporlo poi a referendum nazionale.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata