Sioux City (Iowa, Usa), 16 dic. (LaPresse/AP) – Mitt Romney e Newt Gringrich si sono affermati nell’ultimo dibattito repubblicano prima del voto come i due principali contendenti per la corsa alla candidatura Gop. Nella notte i sette candidati del Great old Party si sono confrontati a Sioux City, in Iowa, dove il 3 gennaio si apriranno le primarie repubblicane che decreteranno chi sfiderà il presidente Barack Obama il 6 novembre 2012.
Sono loro i favoriti, tranne ultimi colpi di scena. A differenza di alcuni dibattiti precedenti, la deputata Michele Bachmann, che ad agosto era in testa in Iowa, è stata tuttavia particolarmente sicura e pungente, soprattutto nell’attaccare il texano Ron Paul per le sue “pericolose” convinzioni anti-interventiste e anti-guerre e nello scagliarsi contro Gingrich, accusato di avere posizioni troppo morbide sull’aborto ed essere ipocrita per aver ricevuto compensi per consulenze dal grande gigante dei mutui Freddie Mac e aver poi favorito il colosso. “Semplicemente non è vero – ha risposto Gingrich – non sono mai stato un lobbysta in nessuna circostanza”.
Le due ore di dibattito hanno soprattutto messo a nudo punti di forza e vulnerabilità di Romney e Gingrich. Il primo, ex governatore del Massachusetts, è stato criticato per aver cambiato spesso posizione, in particolare sul controllo delle armi, i diritti dei gay e sull’aborto. “Sono stato un campione della protezione del matrimonio tradizionale”, si è difeso, senza fare riferimento alle tre nozze e ai suoi numerosi adulteri commessi in passato. Gingrich, meno amato dai vecchi conservatori rispetto al rivale più ‘professionista’, ha insistito di essere invece pronto a sfidare Obama paragonandosi a Ronald Reagan.
Altro argomento chiave l’immigrazione: Romney ha ribadito che chi è entrato illegalmente negli Stati Uniti deve lasciare il Paese, ma potrà poi chiedere di tornare. Secondo Gingrich, che guida i sondaggi sia in Iowa sia a livello nazionale, gli americani devono essere realistici nell’affrontare la questione dei milioni di lavoratori senza documenti, ma ha aggiunto che taglierebbe i finanziamenti per le cosiddette ‘città-santuario’, che ospitano migranti clandestini, e cancellerebbe le azioni legali contro gli Stati che hanno adottato dure leggi anti-immigrazione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata