Il Cairo (Egitto), 15 dic. (LaPresse/AP) – Gruppi islamici e liberali denunciano brogli nella seconda giornata delle elezioni parlamentari in Egitto, prima votazione del dopo-Mubarak che in questa fase si è svolta in gran parte nelle aree rurali del Paese. La maggior parte dei rapporti accusano i funzionari dei seggi elettorali di aver compilato le schede al posto degli elettori anziani o confusi. I reclami sono stati presentati dai Fratelli musulmani, che al momento conducono nei sondaggi, e da un’alleanza di partiti giovani liberali. L’ufficiale elettorale Abdel Moneim el-Halawani ha difeso i funzionari, dicendo che hanno solo “aiutato gli elettori analfabeti”.
L’ala politica dei Fratelli musulmani, il partito Libertà e giustizia, ha fatto sapere che funzionari in alcuni quartieri densamente popolati di Giza hanno “costretto elettori di sesso femminile a votare per concorrenti” dei candidati dei Fratelli. Nel comunicato il movimento cita un funzionario di un seggio il quale ha detto agli elettori che “quello che la Libertà e giustizia ha ottenuto finora è sufficiente”. Intanto la Corrente egiziana, un partito di giovani, ha riferito che nel quartiere Dokki del Cairo nei seggi pieni di manifesti del partito islamico salafita alcuni funzionari hanno compilato le schede al posto degli elettori.
Rappresentanti di Rivoluzione continua, un’alleanza di partiti liberali e giovani, sono stati invece buttati fuori dai seggi nella città di Ismailia dopo che avevano criticato i funzionari per aver “dettato agli elettori per chi votare”. Ieri un giornalista di Associated Press aveva visto un funzionario nel quartiere Kerdassa di Giza compilare una scheda per un uomo anziano. Quando il funzionario ha notato la presenza del reporter ha gridato: “Che ci fai qui, vecchio, se non sai per chi votare?”. Secondo un rapporto ufficiale del governo di giugno scorso, quasi il 27% dei 85 milioni di abitanti dell’Egitto non sa leggere né scrivere.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata