Gerusalemme, 13 dic. (LaPresse/AP) – Il presidente israeliano Shimon Peres ha detto di “vergognarsi” che i deputati del suo Paese stiano cercando di fare approvare una serie di leggi anti-democratiche. I commenti di Peres infrangono la tradizione secondo cui solitamente il presidente mantiene il silenzio sulle questioni politiche. In un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano Yediot Ahronot, Peres ha menzionato i disegni di legge che taglierebbero i fondi ai gruppi per la pace, metterebbero a tacere le chiamate alla preghiera dei musulmani e renderebbero più dure le leggi sulla diffamazione, in una maniera che potrebbe mettere in difficoltà le indagini investigative. Peres ha detto di “sentire vergogna per il fatto che stanno cercando di approvare quelle leggi”. L’ufficio del presidente ha dichiarato che le parole di Peres sono state riportate fedelmente. I sostenitori delle leggi sostengono che si tratti di mosse legittime per fermare i tentativi di minare la legittimità di Israele, mentre i critici ritengono si tratti solo di provvedimenti per zittire i dissidenti.
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