Amsterdam (Olanda), 2 dic. (LaPresse/AP) – La società petrolifera Royal Dutch Shell ha annunciato la sospensione delle attività in Siria in esecuzione delle sanzioni imposte dall’Unione europea. Shell è partner della Al Furat Petroleum Company, di proprietà dello Stato siriano, inserita ieri nell’elenco delle società sanzionate dall’Ue. Al Furat produce 13mila barili di petrolio al giorno, e gioca un ruolo consistente nel mercato siriano, ma rappresenta meno dello 0,5% della produzione globale giornaliera di Shell. Ad agosto Shell aveva rifiutato la richiesta del Parlamento olandese di bloccare le operazioni in Siria, dicendo che la sospensione avrebbe danneggiato il popolo siriano più che il suo governo.

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