Minsk (Bielorussia), 30 nov. (LaPresse/AP) – La Corte suprema della Bielorussia ha condannato a morte i due autori dell’esplosione dello scorso 11 aprile alla metropolitana di Minsk, in cui erano morte 15 persone. Dmitry Konovalov e Vladislav Kovalyov sono stati ritenuti colpevoli di terrorismo per l’attacco mortale che aveva provocato centinaia di feriti. Secondo gli investigatori, i due uomini non fanno parte di alcun gruppo organizzato e non avevano motivazioni politiche per il loro gesto, ma erano solo spinti da “un odio per il genere umano”. Konovalov e Kovalyov sono stati inoltre accusati di altri tre attentati non fatali commessi tra il 2005 e il 2008. La Bielorussia è l’unica nazione europea ad applicare ancora la pena di morte. Secondo attivisti per i diritti umani, almeno 400 persone sono state giustiziate nel Paese dalla dissoluzione dell’Unione sovietica nel 1991.

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