Pechino (Cina), 29 nov. (LaPresse/AP) – Il governo cinese ha proibito a tutte le emittenti tv di inserire pubblicità durante le serie televisive, con l’obiettivo di aumentare gli ascolti e migliorare la qualità dei programmi. Il divieto, annunciato oggi e in vigore a partire dal primo gennaio, prevede l’assenza totale di messaggi pubblicitari che interrompano le fiction, i cui episodi durano solitamente 45 minuti. Si tratta dell’ultima di una serie di misure contenute in un programma lanciato il mese scorso dal Partito comunista, con l’intento dichiarato di migliorare l’intrattenimento e i valori ideologici delle offerte culturali. Secondo i critici il reale obiettivo dei provvedimenti sarebbe invece distogliere l’attenzione del pubblico da internet, dove è possibile trovare punti di vista alternativi a quello del governo, spaventando di fatto Pechino per la difficoltà di controllare il web. Dirigenti del settore televisivo e analisti hanno riferito che il divieto alle interruzioni pubblicitarie porterà probabilmente a un calo dei guadagni, ma obbligherà le emittenti a trasmettere programmi di qualità migliore per spingere i telespettatori a non cambiare canale.
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