New York (New York, Usa), 28 nov. (LaPresse/AP) – Circa 7mila persone sono ancora detenute dalle ex forze rivoluzionarie in Libia e alcune di loro sarebbero state torturate o maltrattate. È quanto risulta da un rapporto del segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon fatto circolare prima di una riunione del Consiglio di sicurezza sulla Libia. In caso di molti detenuti, si legge nel documento, non viene rispettato il diritto a un giusto processo perché nel Paese mancano la polizia e un sistema giudiziario funzionanti. Una grande parte dei prigionieri sono persone provenienti dall’Africa subsahariana, accusate o sospettate di essere state mercenari del regime di Muammar Gheddafi. Il comandante del nuovo esercito libico, Ahmed Bani, ha detto di non sapere niente dei presunti maltrattamenti.
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