Milwaukee (Wisconsin, Usa), 15 nov. (LaPresse/AP) – Nuova gaffe per uno dei candidati repubblicani alla Casa Bianca. Dopo Rick Perry, anche Herman Cain è incappato in un’equivocabile figuraccia. Nel corso di un’intervista con il Journal Sentinel di Milwaukee è rimasto infatti senza parole quando il giornalista gli ha chiesto se era d’accordo con il modo in cui il presidente Barack Obama ha gestito la situazione in Libia. “Okay, la Libia”, ha detto Cain prima di una pausa imbarazzante di almeno 10 secondi, passati a fissare il soffitto.
L’imbarazzo è raddoppiato quando il candidato repubblicano ha chiesto al giornalista: “Il presidente ha caldeggiato la cacciata di Gheddafi vero? Voglio solo essere sicuro che stiamo parlando della stessa cosa prima di dire se concordo o meno”. Poi l’illuminazione e l’agognata risposta: “Io non sono d’accordo con il modo in cui ha gestito la situazione per il seguente motivo: no, questo è un altro caso, mi sto confondendo”.
Cain aveva dormito solo quattro ore prima di rilasciare l’intervista e si era preso del tempo prima di rispondere alla domanda della giornalista per essere sicuro di concentrarsi sul problema giusto, ha provato a giustificarlo il portavoce J.D. Gordon. “Mi sono fermato per raccogliere i pensieri”, ha risposto più tardi lo stesso candidato alle domande a proposito dell’intervista. Ma la scusa sembra poco convincente e la gaffe video dà una mazzata alla corsa di Cain per le primarie repubblicane. Nelle ultime settimane, infatti, aveva già fatto parlare di sè per le accuse di molestie sessuali che gli hanno rivolto, una dopo l’altra, quattro donne.
Lo scorso 10 novembre era stata la volta di Rick Perry, con una gaffe in diretta tv mandata in onda dall’emittente Cnbc durante il dibattito degli otto candidati Gop a Rochester, in Michigan. Il governatore del Texas, che intendeva sfruttare il dibattito come possibilità per diventare il front-runner, ha spopolato sul web con un divertente video: a un certo punto della discussione Perry stava parlando delle tre agenzie governative che ha promesso di eliminare in caso di elezione, ma non è riuscito a ricordare la terza. “La terza agenzia del governo che eliminerei… istruzione, commercio e … vediamo, non ci riesco. La terza non riesco. Oops”, aveva detto Perry che non riusciva a ricordare di voler abolire il dipartimento dell’Energia.
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