Atene (Grecia), 14 nov. (LaPresse/AP) – “Qualcuno dice che per sbloccare la prossima rata del prestito, tutti i partiti devono firmare un documento comune con cui appoggiano questo governo di transizione. L’ho già detto in passato e lo ripeto: non firmerò nulla del genere”. Così Antonis Samaras, leader dell’opposizione greca, in riferimento alla richiesta dei creditori internazionali su una garanzia scritta comune da parte di Atene per procedere alla prossima tranche di aiuti. Samaras ha ribadito di aver già annunciato il suo appoggio al piano, sostenendo che la sua parola è abbastanza per ricevere la rata. Il leader conservatore, che ha promesso di tagliare tasse se sarà eletto, sostiene il nuovo governo provvisorio del premier Lucas Samaras ma ha chiesto che le elezioni si tengano il 19 febbraio.

Il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos spera che la sesta tranche del prestito venga approvata dai 16 colleghi dell’eurozona durante la teleconferenza di giovedì, ma i partner della Grecia hanno prima chiesto un impegno scritto da Atene per appoggiare il secondo pacchetto di aiuti. La garanzia scritta dev’essere firmata da Papademos, dai leader dei partiti socialisti e conservatori, dal governatore della Banca centrale e dal ministro delle Finanze.

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