Las Vegas (Nevada, Usa), 19 ott. (LaPresse/AP) – Il quinto dibattito dei candidati repubblicani alle primarie per le presidenziali del 2012 negli Stati Uniti conferma Herman Cain il terzo uomo in corsa per la candidatura Gop. Per la prima volta anche i favoriti Mitt Romney e Rick Perry si sono rivolti all’ex magnate della pizza come un plausibile rivale, anche se gli scontri più accesi hanno coinvolto ancora una volta i primi due.

“Io sono un conservatore autentico e non un conservatore per convenienza”, ha esordito Perry, attaccando in modo implicito il più moderato Romney. Poi lo ha guardato in faccia e lo ha accusato di aver dato lavoro a migranti irregolari, diventando in tal modo la persona meno adatta a trattare il tema dell’immigrazione. Mai assunto un clandestino in tutta la mia vita, ha risposto Romney, sebbene già durante le primarie del 2008 fosse stato rivelato che nella casa dell’ex governatore del Massachusetts lavoravano numerosi clandestini che facevano parte di una società addetta alla cura del prato. Durante l’acceso scambio Romney ha accusato Perry di non farlo parlare: “Ti suggerisco – ha detto – che se vuoi diventare presidente degli Stati Uniti devi lasciar parlare”.

Al dibattito hanno partecipato anche la deputata del Minnesota Michele Bachmann, il deputato del Texas Ron Paul, l’ex senatore della Pennsylvania Rick Santorum e l’ex speaker della Camera Newt Gingrich, della Georgia. Il punto su cui tutti sono sembrati tutti d’accordo è stato il rifiuto della proposta economica di Cain, l’ormai celebre ‘piano 9-9-9’ che prevede un’aliquota del 9% sul reddito personale, un’imposta del 9% sulle vendite e una tassazione sempre del 9% per le imprese. Secondo la Bachmann la percentuale prevista da Cain sarebbe solo l’inizio con l’imposta sulle vendite destinata ad aumentare. Più duro Santorum, che ha citato un’analisi secondo cui il peso fiscale aumenterebbe per l’84% delle famiglie del Paese, con una persona singola e una coppia con figli con lo stesso reddito che andrebbero a pagare le stesse tasse. Ma Cain ha difeso il piano, sostenendo che le accuse sono false e le critiche arrivano perché i lobbisti e i contabili “vogliono continuare a essere in grado di manipolare il popolo americano con un pasticcio di 10 milioni di parole”, ovvero l’attuale normativa fiscale.

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