Sirte (Libia), 19 ott. (LaPresse/AP) – Le forze rivoluzionarie libiche stanno combattendo edificio per edificio oggi a Sirte, contro l’ultima sacca di resistenza nella città natale di Muammar Gheddafi. Sirte è l’ultima grande città ancora sotto il parziale controllo dei lealisti del colonnello. Ma mentre il Consiglio nazionale di transizione lavora (Cnt) per consolidare la propria influenza sul Paese intero, il primo ministro ad interim Mahmoud Jibril ha avvertito che Gheddafi può ancora provocare danni dal suo nascondiglio. Secondo Jibril, il colonnello si muove fra il Niger, l’Algeria e il vasto deserto libico nel sud del Paese e sta cercando di reclutare combattenti dal Sudan, per fondare uno Stato separato nel sud o marciare verso nord per destabilizzare il nuovo governo. La notizia non è confermata, ma sottolinea i timori che l’incapacità di catturare Gheddafi possa permettere a lui e ai suoi sostenitori di riorganizzarsi. “Al momento Gheddafi ha due opzioni: cercare di destabilizzare il nuovo governo libico o creare uno Stato separato nel sud”, ha detto Jibril, aggiungendo che ci sono prove a riguardo, anche se non ha voluto fare altre dichiarazioni.

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