Beirut (Libano), 15 ott. (LaPresse/AP) – Almeno cinque persone sono morte oggi dopo che le forze di sicurezza di Damasco hanno aperto il fuoco sui manifestanti antigovernativi in diverse parti del Paese. Tra le vittime anche un esponente dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, ucciso mentre si trovava in clandestinità a Deir el-Zour, città orientale sotto assedio. Un’altra persona è stata uccisa mentre stava partecipando a un corteo funebre a Midan, sobborgo di Damasco, per un ragazzo di 14 anni ucciso assieme ad altre 10 persone nelle proteste ieri. Nella sparatoria è morta, appunto, una persona, mentre altre cinque sono rimaste ferite. Tre altre persone sono state infine uccise a Homs, dove veicoli armati dell’esercito hanno aperto in fuoco in diversi quartieri.
Intanto oggi il presidente Bashar Assad ha istituito una commissione di 29 membri per stilare una nuova Costituzione, come parte delle riforme promesse per cercare di placare le proteste scoppiate a marzo. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa statale, la commissione avrà quattro mesi per produrre una nuova carta.
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