Tokyo (Giappone), 9 ott. (LaPresse/AP) – I medici hanno iniziato oggi dei controlli su 360mila persone in Giappone per verificare eventuali anomalie alla tiroide associate all’esposizione alle radiazioni. Le persone sottoposte alle analisi avevano età inferiore ai 18 anni prima dell’inizio della crisi nucleare lo scorso marzo. Finora non ci sono state vittime per le radiazioni, ma resta alta la preoccupazione per l’impatto che la crisi nucleare potrebbe avere sulla sicurezza dei bambini di Fukushima. Nel periodo immediatamente successivo al disastro di Chernobyl del 1986 furono registrati oltre 6mila casi di cancro alla tiroide in persone che erano bambini o adolescenti nel momento dell’esposizione ad alti livelli di radioattività. Intorno alla centrale di Fukushima rimane in vigore una no-go zone di 20 chilometri.

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