Tripoli (Libia), 7 ott. (LaPresse/AP) – L’80% di Sirte è ormai pacificato o sotto il controllo del governo di transizione libico. E’ quanto rivelato da un funzionario dell’amministrazione statunitense rimasto anonimo perché non autorizzato a parlare di questioni di intelligence. Conquistare la parte che manca, ha continuato, potrebbe richiedere un po’ più di tempo in quanto le forze si stanno muovendo cautamente per eliminare la resistenza.
I combattenti sono entrati in città attraverso la porta occidentale e sono rapidamente avanzati fino a due chilometri dal centro, dove hanno dovuto fronteggiare una forte resistenza di circa 800 lealisti, secondo la stima di un comandante.
“Abbiamo iniziato l’attacco alle 6 di stamani. Il primo gruppo ha colpito la periferia di Sirte. Cecchini di Gheddafi ci hanno sparato contro. Molti nostri soldati sono rimasti feriti”, racconta il comandante Altaib Aleroebi della ‘brigata della montagna occidentale’, che ha condotto l’attacco a ovest.
Poi i ribelli si sono spinti nel centro della città prendendo di mira il centro congressi di Ouagadougou, dove si sono barricati i fedelissimidi di Gheddafi. Dalla sala conferenze, che il raìs fece costruire per ospitare gli incontri internazionali, le forze lealiste sono state in grado di dominare la difesa delle aree residenziali circostanti. I combattenti che hanno provato a prendere il controllo del centro sono stati respinti da mitragliatrici e dal fuoco dei cecchini.
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